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Osteoporosi in menopausa: come prevenirla e curarla

12 ottobre 2016

La menopausa è il momento, nella vita di una donna, in cui il ciclo mestruale si arresta e si azzerano le possibilità di concepimento. La causa è legata alla bassa produzione di ormoni (estrogeni e progesteroni) da parte delle ovaie che spesso arreca i disturbi della menopausa, come vampate di calore, sbalzi d’umore e secchezza vaginale, ma anche complicazioni che possono riguardare il sistema cardiaco e le ossa, cioè l’osteoporosi.

Il più delle volte si manifesta attraverso i tipici disturbi della menopausa, nelle donne di età compresa tra 45 e i 55 anni, ma non sono rari i casi in cui questa colpisce donne tra i 30 e i 40 anni d’età (in questi casi si parla di menopausa precoce).

A qualsiasi età colpisca la menopausa, la donna viene esposta al rischio di malattie debilitanti come l’osteoporosi. L’osteoporosi è una patologia che attacca lo scheletro che inizia a perdere massa ossea rendendo le ossa più fragili e a rischio di rottura.

La carenza di estrogeni deputati alla regolazione della quantità di calcio presente nelle ossa causa la riduzione di calcio nell’osso, provocandone l’indebolimento.

Osteoporosi: cause

L'osteoporosi è il tipo più comune di malattia alle ossa.

Il 50% delle donne di età superiore ai 50 anni ha sperimentato una frattura dell’anca, del polso o delle vertebre, poiché questa problematica è strettamente legata alla menopausa.

Il corpo umano ha bisogno di calcio, minerali e fosfati per mantenere la salute delle ossa, e la scarsa produzione di ormoni durante la menopausa, proporzionale allo scarso assorbimento di calcio dai tessuti ossei, può determinare la patologia dell’osteoporosi.

Altre possono essere le cause di perdita di massa ossea, e quindi dell’osteoporosi, come:

  • Malattie che costringono a letto per periodi prolungati;
  • Alcune condizioni mediche che causano infiammazioni all’interno degli apparati e dei tessuti;
  • L’assunzione di alcuni farmaci, come per esempio trattamenti ormonali per la prostata o per la cura del cancro al seno e farmaci a base steroidea;

Altri fattori che espongono al rischio di contrarre l’osteoporosi sono:

  • L’assenza del ciclo mestruale per lunghi periodi;
  • Una storia familiare di osteoporosi;
  • L’assunzione di grandi quantità di bevande alcoliche;
  • Un peso corporeo inferiore alla norma;
  • Il fumo;
  • Disturbi alimentari, come l’anoressia.

Osteoporosi: sintomi

L’osteoporosi si manifesta senza alcun sintomo evidente. Capita spesso che a seguito di una frattura venga diagnosticata la malattia, ma è raro che avvenga inversamente.

Fratture delle ossa e della colonna vertebrale che si verificano senza alcun infortunio, una perdita d’altezza e anomali incurvamenti della colonna vertebrale possono essere campanelli d’allarme che segnalano la patologia.

Osteoporosi: cura e prevenzione

L’osteoporosi può essere curata e prevenuta attraverso trattamenti medici e piccoli accorgimenti durante la vita di ogni giorno, come:

  • Una dieta sana ed equilibrata abbinata all’esercizio fisico costante;
  • L’assunzione di integratori di calcio e vitamina D;
  • L’assunzione di particolari farmaci.

I medicinali usati per il trattamento dell’osteoporosi, prescrivibili dal medico, sono:

  • Bifosfonati, i principali farmaci utilizzati per prevenire e curare l'osteoporosi nelle donne in menopausa;
  • Estrogeni;
  • Teriparatide e Calcitonina, ormoni artificiali capaci di aumentare la densità ossea;
  • Denosumab, capace diminuire la perdita di tessuto osseo e aumentare la densità ossea.

L’esercizio fisico svolge un ruolo fondamentale nel preservare la densità ossea e prevenire l’osteoporosi, sia nell’adulto che nell’anziano: jogging, tennis, danza ed esercizi di sollevamento pesi possono essere validi alleati nella prevenzione dalla patologia.

Molto utili possono essere anche gli integratori di vitamine e calcio. Seguendo queste linee guida è semplice monitorare l’apporto quotidiano:

  • Gli adulti sotto i 50 anni dovrebbero assumere 1.000 mg di calcio e tra 400 e 800 unità di vitamina D al giorno;
  • Le donne di età compresa tra i 51 a 70 anni dovrebbero assumere 1.200 mg di calcio e tra le 400 e le 800 unità di vitamina D al giorno;
  • Gli uomini di età compresa tra i 51 e 70 anni dovrebbero assumere 1.000 mg di calcio e tra le 400 e le 800 unità di vitamina D al giorno;
  • Gli adulti di età superiore ai 70 anni dovrebbero assumere 1.200 mg di calcio e 800 unità di vitamina D al giorno.

È bene seguire una dieta che fornisca la giusta quantità di calcio e vitamina D giornaliera, ma gli integratori alimentari, reperibili in tutte le farmacie, possono fungere da supporto.

Fonti:

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