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contraccezione, gravidanza, menopausa

Farmaci anticoncezionali e altri metodi contraccettivi

28 settembre 2016

Per contraccezione si intende quella serie di metodiche messe in atto per controllare le nascite, dunque per prevenire una gravidanza indesiderata, ma non solo. Molti dei metodi contraccettivi sono utili per evitare la trasmissione di malattie durate i rapporti sessuali (come clamidia, AIDS, epatite, sifilide e altre ancora).

Gli anticoncezionali sono molti, facili da reperire e da usare, hanno un costo accessibile e sono poco invasivi.

I metodi contraccettivi più usati sono gli anticoncezionali ad uso orale a base di ormoni, che attestano un’efficacia pari al 98% dei casi.

È da sottolineare che qualunque metodo contraccettivo non è efficace al 100%, la sicurezza assoluta si ottiene con l’astensione da rapporti sessuali.

Metodi contraccettivi barriera

I metodi contraccettivi barriera sono così chiamati perché impediscono il contatto tra lo spermatozoo e l’ovulo, non permettendo l'ingresso dei primi in vagina durante il rapporto, attraverso una vera e propria barriera fisica. Questo tipo di contraccettivo non solo preserva la donna dal rischio di avere una gravidanza non desiderata, ma protegge la coppia dal contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

I metodi contraccettivi barriera più importanti sono:

  • Il preservativo o profilattico maschile: l’utilizzo di questo metodo contraccettivo dall’inizio alla fine del rapporto sessuale (cioè fino a qualche secondo dopo l’eiaculazione maschile) assicura un’efficacia nel 85% dei casi;
  • Il diaframma: si tratta di piccola cupola morbida e pieghevole che viene inserita dalla donna in prossimità del collo dell'utero qualche minuto prima del rapporto sessuale la cui efficacia si attesta attorno al 98% dei casi. Questo tipo di anticoncezionale è poco utilizzato poiché è difficile nell’utilizzo e non garantisce la prevenzione da malattie veneree;
  • Il preservativo femminile: questo metodo contraccettivo e di prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili è simile al preservativo maschile sia per forma, sia per risultati in termini di efficacia (circa l’85% dei casi). Questo tipo di anticoncezionale consiste nella raccolta dello sperma all’interno di una sacca impermeabile, costruita su due anelli flessibili, che viene inserita nella vagina della donna.

Metodi contraccettivi ormonali

I metodi contraccettivi ormonali, tra gli anticoncezionali, sono i più diffusi. Questi farmaci per la contraccezione non solo hanno un’elevata efficacia nell’evitare gravidanze indesiderate, ma sono anche spesso utilizzati per curare disturbi femminili come l’amenorrea (assenza di mestruazione), i dolori mestruali molto intensi (dismenorrea), i sintomi della sindrome premestruale, l’acne cutanea, diminuiscono il rischio di contrarre il cancro alle ovaie e all’endometrio e inoltre sono dei validi alleati nei casi di endometriosi, fibromi e disturbi ormonali.

È fondamentale ricordare che i metodi contraccettivi ormonali non agiscono in nessun modo sulla prevenzione di malattie a trasmissione sessuale.

  • Pillola anticoncezionale (o estro-progestinica): questo rimedio anticoncezionale a base di ormoni (combinazione di estrogeni e progestinici) agisce direttamente sull’ovulazione inibendola. La pillola anticoncezionale viene assunta dalla donna per 21 giorni di seguito e sospesa per 7 giorni (nei quali si presenta la mestruazione). Gli effetti indesiderati attestati provenienti dall’assunzione della pillola sono: acne, aumento di peso, dolori alle mammelle, infoltimento della peluria cutanea, nausea e vampate di calore;
  • Minipillola (o pillola anticoncezionale progestinica): a differenza della pillola anticoncezionale, la minipillola è a base di soli progestinici, ormoni che agiscono sul muco della cervice uterina femminile (rendendolo inospitale per lo sperma) e impediscono inoltre l’impianto dell’ovulo nell’utero. Questo farmaco va assunto ogni giorno senza alcuna interruzione e allo stesso orario;
  • Cerotto anticoncezionale: questo metodo contraccettivo innovativo e poco invasivo, consiste nel rilascio di ormoni nel sangue tramite la cute che inibiscono l’ovulazione. La sua efficacia nell’impedire la gravidanza è attestata intorno al 99% dei casi, ma come tutti i metodi contraccettivi ormonali non previene le malattie a trasmissione sessuale;
  • Anello anticoncezionale (o vaginale): è così chiamato per la sua forma circolare, in quanto ricorda un anello vero e proprio. Questo tipo di anticoncezionale, oggi molto utilizzato dalle donne che non desiderano restare incinte, si inserisce tra le pareti vaginali e agisce sull’ovulazione impedendola attraverso il rilascio graduale di ormoni. L’anello anticoncezionale viene applicato direttamente dalla donna e la sua durata è di 21 giorni esatti, dunque deve essere inserito e rimosso alla stessa ora dopo 3 settimane dall’inizio dell’utilizzo e non viene rimosso durante i rapporti sessuali;
  • Spirale ormonale (IUD): è un metodo di contraccezione sicuro ed efficace applicato nell’utero femminile esclusivamente dal ginecologo. La sua efficacia nell’evitare gravidanze indesiderate risiede nel lento rilascio ormonale che impedisce la fecondazione dell’ovulo da parte degli spermatozoi. I vantaggi legati a questa metodica sono molteplici: ha la durata di qualche anno, riduce i disturbi di menorragia e dismenorrea e i rischi di polipi all’endometrio e ha un’efficacia attestata del 99% dei casi nel prevenire una gravidanza indesiderata.

I metodi contraccettivi ormonali sono tra i più utilizzati e i più sicuri, ma sono dei farmaci e in quanto tali gli anticoncezionali vengono prescritti dal proprio medico di fiducia dopo un’attenta analisi della cartella clinica della paziente.

Metodi contraccettivi d’emergenza

I metodi contraccettivi d’emergenza, come suggerisce il nome stesso, non sono delle cure anticoncezionali, bensì dei rimedi utilizzati nel caso in cui si sospetti il rischio di una gravidanza a seguito di un rapporto sessuale (non protetto o quando si dubita dell’efficacia di una protezione utilizzata, per esempio la rottura del preservativo maschile).

Tutti i metodi contraccettivi d’emergenza non salvaguardano la donna dal rischio di malattie a trasmissione sessuale.

  • La pillola del giorno dopo: è una metodica utilizzata per la contraccezione d’urgenza e può essere prescritta solo dal medico. È un farmaco a base ormonale che impedisce il verificarsi della gravidanza (impedendo il passaggio degli spermatozoi verso l'utero e le tube) e viene assunta entro e non oltre le 72 ore successive al rapporto sessuale, non è un metodo abortivo;
  • La spirale IUD al rame: è uno tra metodi contraccettivi ormonali che diventa anticoncezionale d’emergenza se viene inserita nella cavità uterina entro e non oltre i 5-6 giorni successivi al rapporto sessuale a rischio di gravidanza.

Metodi contraccettivi impiantabili

I metodi contraccettivi impiantabili sono dispositivi anticoncezionali femminili applicati direttamente dal proprio ginecologo e necessitano di controlli frequenti.

Tra i più comuni metodi contraccettivi impiantabili si annoverano:

  • La spirale IUD ormonale;
  • La spirale IUD in rame;
  • I bastoncini impiantabili: si tratta di veri e propri bastoncini a rilascio ormonale che vengono inseriti in una cavità sottocutanea, creata ad hoc dal proprio medico. Gli ormoni rilasciati dai bastoncini impediscono agli spermatozoi di raggiungere e fecondare l'ovulo, rendendo impossibile la gravidanza.

Anche i metodi contraccettivi impiantabili non offrono nessuna prevenzione da malattie a trasmissione sessuale.

Metodi contraccettivi chimici

I metodi contraccettivi chimici sono anticoncezionali che agiscono prima che gli spermatozoi possano fare ingresso nell’utero femminile. Poiché gli spermatozoi vengono immobilizzati e talvolta uccisi, i metodi contraccettivi chimici vengono chiamati anche spermicidi.

Gli spermicidi possono essere reperiti in varie forme (gel, spray, creme o supposte e ovuli vaginali) e viene raccomandato il loro utilizzo in abbinata a metodi contraccettivi barriera (preservativo maschile o femminile e diaframma) per aumentarne l’efficacia nella prevenzione di una gravidanza indesiderata, ma non offrono nessuna protezione da malattie sessualmente trasmissibili.

 

Fonti:
Farmacologia generale e clinica - Bertram G. Katzung, Padova, Piccin 2006.
Ginecologia e ostetricia - Livio Zanolo, Barcellona Eliana, Zacchè Gabrio, Milano, Elsevier Masson, 2007

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