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Gardnerella: sintomi, cause e cure della vaginosi batterica

29 settembre 2016

Gardnerella vaginalis è il nome di un batterio presente normalmente nella flora batterica vaginale. Quando questo inizia a proliferare, a seguito di condizioni che ne favoriscano la crescita sul resto della popolazione, dà origine a una infezione chiamata Vaginite batterica. Insieme alla Candida è causa di infezioni vaginali tra le più comuni che colpisce le seguenti zone genitali:

  • Glande;
  • Vagina;
  • Ano;
  • Gola;

I sintomi più comuni generati dall’infezione da Gardnerella sono:

  • Perdite vaginali;
  • Cattivo odore;
  • Dolore, prurito o bruciore intimi.

L’infezione da Gardnerella colpisce tanto le donne quanto gli uomini, soprattutto gli individui che hanno una vita sessuale attiva e promiscua poiché il contagio avviene principalmente attraverso i rapporti sessuali, ma non solo.

Gardnerella: cause e trasmissione

Particolari condizioni fisiche e ambientali fanno sì che la Gardnerella, un batterio per natura presente nel corpo umano, inizi a proliferare determinando l’insorgenza di fastidiose problematiche come le Vaginiti batteriche, che se non sono riconosciute e diagnosticate per tempo e curate correttamente possono condurre all’infertilità.

Le cause scatenanti dell’infezione da Gardnerella sono:

  • Una scorretta igiene intima (ad esempio un uso eccessivo di lavande vaginali),
  • L’uso prolungato di antibiotici;
  • L’uso di alcuni metodi contraccettivi come la spirale;
  • L’aver avuto delle gravidanze;
  • La predisposizione genetica;
  • Un periodo particolarmente stressante.

Le Vaginosi batteriche come quella da Gardnerella si trasmettono per lo più tramite i rapporti sessuali con partner infetti. Durante un rapporto sessuale succede che il pH alcalino dello sperma maschile abbassa l’acidità della vagina femminile rendendo la zona genitale della donna l’ambiente ideale per i batteri e per la loro proliferazione.

Gardnerella: sintomi

Molto spesso le infezioni dovute alla Gardnerella sono asintomatiche, ma nei casi in cui si manifestano attraverso dei sintomi questi sono:

  • Secrezioni vaginali bianco-grigiastre e maleodoranti;
  • Bruciore e l’irritazione che interessano le zone intime.

A differenza di molte altre infezioni vaginali, la Gardnerella è diagnosticabile proprio attraverso l’odore prodotto dalle secrezioni vaginali, difatti un test diagnostico molto utilizzato è il Fishy odor test. Un ulteriore esame ginecologico utile per accertarsi della presenza dell’infezione è il Tampone vaginale che si basa sul prelievo di liquido vaginale che si sospetta essere infetto del batterio in esame per analizzare in coltura e al microscopio l’eccesiva crescita di quest’ultimo ed eventualmente la sensibilità ai diversi tipi di antibiotici attraverso l’antibiogramma.

Gardnerella: cura

La cura per l’infezione da Gardnerella è sempre prescritta dal medico che la diagnostica (ginecologo per la donna e andrologo per l’uomo). Successivamente alla diagnosi di Vaginosi batterica possono essere prescritte diverse terapie per debellarla:

  • Il metronidazolo: un antibiotico particolarmente efficace su batteri anaerobi e sui protozoi;
  • Le terapie topiche: al posto del metronidazolo o in aggiunta a questo (come ovuli e candelette).

Qualsiasi trattamento prescritto dal medico ha lo scopo di ripristinare la normale flora batterica vaginale e di allontanare i batteri patogeni.

Gardnerella: prevenzione

La misura preventiva più efficace per scongiurare l’infezione da Gardnerella è quella di evitare che questo batterio si moltiplichi. Perché ciò avvenga è bene adottare degli accorgimenti che mantengano l’equilibrio della flora batterica vaginale invariato, come:

  • Una buona igiene intima e personale: detersioni rare e troppo frequenti possono alterare l’equilibrio della flora batterica. Per questa ragione è bene utilizzare un detergente a pH 4 o 5 e limitare le lavande vaginali e l’uso di deodoranti intimi;
  • Utilizzare abiti e biancheria intima traspiranti e non troppo stretti è un buon modo per evitare che l’umidità e il calore favoriscano il moltiplicarsi di batteri come la Gardnerella;
  • Cambiare spesso l’assorbente nei giorni di flusso mestruale;
  • Utilizzare sempre metodi contraccettivi di barriera (come il preservativo maschile e femminile) soprattutto durante rapporti sessuali occasionali;
  • Evitare di condividere con altre persone asciugamani, accappatoi e biancheria intima;
  • Non restare a lungo con abiti o costumi umidi o sudati;
  • Seguire una dieta sana riducendo l’assunzione di zuccheri che favoriscono il proliferare dei batteri;
  • Dedicarsi all’ attività fisica

Questi accorgimenti aiutano a migliorare l’equilibrio della flora vaginale e aumentano le difese immunitarie sfavorendo l’attecchire e il moltiplicarsi della Gardnerella.

Gardnerella nell’uomo

L’infezione da Gadrnerella colpisce anche gli uomini e spesso silenziosamente e in meniera del tutto asintomatica. Ma ci sono casi in cui invece si possono rendere evidenti dei sintomi, come:

  • Bruciore del glande e del prepuzio;
  • Secrezioni biancastre e maleodoranti;
  • Glande arrossato.

Molto spesso i bruciori sono avvertiti durante e dopo i rapporti sessuali e i sintomi della Gardnerella possono non manifestarsi tutti.

È bene che un uomo si rivolga nel più breve tempo possibile al proprio andrologo se si accorge di avere uno o più d’uno di questi sintomi per evitare il contagio e l’aggravarsi dell’infezione.

Gardnerella: conseguenze nell’uomo e nella donna

Se l’infezione dovuta alla moltiplicazione della Gardnerella non viene diagnosticata in tempo e curata correttamente può provocare gravi conseguenze che incidono sulla vita della donna anche in modo permanente. Infatti l’infezione da Gardnerella, se trascurata, può diventare cronica e aumentare il rischio di contrarre patologie come l’HIV (Virus dell’immunodeficienza umana), la Gonorrea e l’Herpes Simplex, tanto nella donna quanto nell’uomo.

Per quanto riguarda specificatamente il caso maschile, a un’infezione da Gardnerella trascurata può seguire una Prostatite, ovvero un’infezione della ghiandola prostatica deputata a regolare la maggior parte delle funzioni sessuali maschili.

Per quanto riguarda invece il caso femminile, le conseguenze causate da questa infezione vaginale possono portare:

  • Parto prematuro nelle donne in gravidanza, o nascita del bambino con peso inferiore ai 3 chili, ma anche aborti e rotture delle membrane anticipate;
  • Malattia infiammatoria pelvica: patologia cronica che colpisce le ovaie, l’utero e le trombe di Falloppio che può provocare, oltre a forti dolori, infertilità e sterilità femminile.

È bene non trascurare mai i sintomi della Gardnerella e rivolgersi tempestivamente al proprio medico di fiducia insieme al partner che potrebbe aver contratto la patologia che ha un periodo di incubazione di qualche giorno.

 

National Istitute of Allergy and Infectious Diseases: http://www.niaid.nih.gov/researchfunding/grant/Documents/Ratnerresplan.pdf

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