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Seno: ecco gli esercizi specifici per rassodare il seno

23 febbraio 2017

Un seno tondo e sodo è un'arma di bellezza per le donne ma un dimagrimento, la gravidanza, la mancanza di attività fisica, l'invecchiamento o la natura poco generosa può averlo reso rilassato e poco gradevole. La soluzione è in una serie di esercizi in grado di donare bellezza e consistenza al seno.

Il programma da seguire in palestra

Esistono esercizi pettorali in grado dare sostegno al seno. Per allenare i muscoli pettorali si possono compiere dei piegamenti. Le più sportive le fanno sul pavimento, con corpo teso e parallelo rispetto alla superficie, ma è possibile anche farli con le ginocchia poggiate in modo da caricare meno peso sulle braccia. Ne basteranno 2 serie da 20 ripetizioni per rassodare la parte “incriminata”.

Fare esercizi con i pesi è molto utile, specialmente per delineare il seno e renderlo più interessante. Manubri e pesi possono quindi fare al caso nostro, ma meglio evitare di esagerare, il risultato sarebbe quello di far crescere i pettorali sottostati con effetto mascolino.
Anche molti macchinari in palestra possono essere utili come la lat machine che permette di forzare braccia e pettorali con un peso a scelta.
In questo caso però è bene avvalersi dell'aiuto di un professionista del settore in grado di redigere una scheda personalizzata ed efficace.

Il programma da seguire a casa

Allenarsi a casa può essere economico e soddisfacente. Il segreto è seguire gli esercizi con costanza e non lasciarsi prendere dalla pigrizia.
Esistono esercizi muscolari e posturali da poter essere messi in atto.
Ad esempio è possibile fare esercizi a letto, con schiena leggermente rialzata (va benissimo porre un cuscino sotto la schiena) e usare due bottiglie d'acqua al posto dei pesi. In posizione a croce allargare le braccia e richiuderle sopra il petto, esse devono essere leggermente flesse ma rigide. Ripetere 20 volte per 3 serie.
Sempre con gli stessi pesi (bottiglie d'acqua) alzarsi è puntare i gomiti a 90°, come se ci si volesse appendere a un'asse orizzontale. Chiudere i gomiti a livello del viso e riaprirli, stando attente a tenere la schiena ben dritta e gambe leggermente flesse. Farlo 12 volte pr 3 serie.
Un altro esercizio è unire i palmi delle mani e allargare i gomiti all'altezza del petto e premere per 20 secondi. Questo esercizio provocherà una tensione dei pettorali in grado di tonificare l'area.
Nella stessa posizione allungare le braccia ed effettuare un movimento continuo a forbice per almeno 20 secondi. Aumentare il tempo settimana dopo settimana per non lasciare che il corpo si abitui all'esercizio.
Gli esercizi posturali vogliono invece puntare sul corpo e sulle posizioni che migliorano il supporto al seno. Una schiena ricurva provoca una ricaduta del seno, così come l'abitudine di dormire a pancia sotto comporta una diminuzione della circolazione sanguigna al seno.
Qualche esempio di esercizio posturale è mettersi in piedi, schiena ben dritta e gambe leggermene flesse, alzare entrambe le braccia e allungare prima il braccio sinistro poi il destro, come a voler prendere qualcosa sopra la propria testa.
Oppure tendere le braccia dietro la schiena a livello del sedere fino a sentire una pressione sul petto.
Entrambi gli esercizi vanno ripetuti per 20 secondi e aumentati gradualmente.
Queste piccole cose, a lungo andare, riescono a incidere sulla qualità di quest'area.

Anche i massaggi sono importanti

Agli esercizi devono essere abbinati dei massaggi che tonificano e ripristinano la circolazione sanguigna.
Meglio ritagliarsi quindi del tempo quotidiano per massaggiare il seno, ma non in maniera superficiale.
Un massaggio tonificante consiste nel prendere il seno con entrambe le mani in modo che ciascuna di essa ne abbia una parte. Con la mano superiore spingere verso l'interno mentre con quella inferiore verso l'esterno. Ripetere 10 volte ad entrambi i seni, meglio se con una crema tonificante.
Ripetere altre 10 volte alternando mani e verso del tiraggio (mano superiore verso l'esterno e mano inferiore verso l'interno).

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